Condividi:
È stata condannata a quattro anni di reclusione la madre della ragazza accusata di atti sessuali su minorenne e violenza sessuale, poichè secondo l’accusa, con la sua condotta, aveva favorito e neppure aveva impedito la frequentazione della figlia con l’ascolano Maurizio Strappelli. Era la fine del 2022, quando l’uomo venne arrestato con l’accusa di aver indotto la ragazza ad avere con lui rapporti sessuali minacciandola di far vedere al padre la foto che lo ritraeva in atteggiamenti intimi con la madre. Ai domiciliari ci finì anche la madre della ragazza ritenuta, in concorso, la presunta responsabile dei reati di atti sessuali su una minorenne e violenza sessuale. La donna, difesa dall’avvocato Mauro Gionni, ha chiesto ed ottenuto di svolgere il processo con rito abbreviato e, nel corso delle udienze, il penalista ascolano aveva rimarcato come i rapporti tra madre e figlia fossero sempre stati buoni producendo anche le risultanze di indagini difensive per dimostrare questa tesi. Il gup Barbara Caponnetti, al termine del processo di primo grado, ha condannato la donna a quattro anni di reclusione. Maurizio Strappelli, difeso dagli avvocati Ancona e Sandri, invece, è stato rinviato a giudizio e il processo prenderà il via il prossimo 14 aprile davanti al collegio giudicante del tribunale di Ascoli. L’inchiesta scattò all’inizio del 2022 e un ruolo fondamentale l’avrebbero avute anche le intercettazioni a cui lo stesso Strappelli era sottoposto in quanto indagato nell’inchiesta sulle false vaccinazioni. Sarebbe, infatti, emerso in quell’ambito il rapporto esistente tra l’uomo e la madre della ragazza. Dalle telefonate, secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, sarebbero emersi anche elementi decisivi a confermare quanto la stessa ragazza, ascoltata dal magistrato, avrebbe riferito nel corso delle successive indagini.