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Sarebbero state violentate dal padre quando erano ancora minorenni. Due sorelle, che avevano 12 e 16 anni all’epoca dei fatti, hanno riferito di avere subito rapporti sessuali da parte sua contro la loro volontà. E la cosa sarebbe successa in più di una occasione. La più piccola cinque volte, anche in vacanza. L’altra solo due. Una delle due sorelle sarebbe stata anche molestata da due amici del padre. I fatti risalgono ad un periodo che va dal 2016 al 2019, in una cittadina dell’entroterra, in provincia di Ancona.

Accuse pesanti, tutte ancora da dimostrare, che rischiano di far finire a processo il padre 58enne delle ragazzine, un altro uomo di 56 anni e un 38enne per violenza sessuale aggravata e continuata. Questa mattina il caso è stato trattato in udienza preliminare davanti al gup Alberto Pallucchini, dopo che la Procura, con la pm Valentina Bavai, ha chiesto per tutti e tre il rinvio a giudizio. Il giudice ha rinviato all’udienza del 16 luglio, per sentire le difese e decidere se mandare o meno a processo i tre indagati. Intanto si sono costituite parte civile le due vittime e la madre, con gli avvocati Jacopo Saccomani, Maria Stefania Ottoni e Sonia Speranzini. Il padre è difeso dagli avvocati Jacopo Bianchetti e Stefano Rosi. La vicenda è venuta a galla a fine 2021, dopo che una delle due sorelle si è confidata con uno psicologo. Il suo racconto ha fatto approfondire il contesto familiare agli assistenti sociali e l’altra sorella ha poi raccontato di essere stata anche lei vittima di abusi. Le ragazzine sarebbero state violentate in casa, in un periodo in cui i genitori si stavano separando. Gli accusati respingono tutte le accuse. 

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