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"Il divorzio per ripudio è un atto irricevibile nel nostro ordinamento perché contrario alla parità tra uomo e donna e alla dignità delle persone. È incomprensibile che il Comune di Ancona abbia annotato un provvedimento antistorico e oscurantista che, anche se ammesso in altri Paesi, viola chiaramente i principi dell’ordine pubblico di uno Stato laico", questo il commento del Senatore Ivan Scalfarotto, capogruppo in Commissione Giustizia di Italia Viva, in riferimento alla decisione del Comune di Ancona di annotare il divorzio per ripudio islamico presentato dal marito di una cittadina bengalese, annotazione cancellata da una decisione della Corte d’Appello.
"Presenterò un’interrogazione al Ministro Piantedosi per chiedere che vengano emesse delle linee guida chiare in difesa di alcuni valori inderogabili nel nostro ordinamento, affinché gli uffici pubblici siano messi nelle condizioni di tutelare i diritti fondamentali e i principi costituzionali. Il Ministero dell’Interno ha il compito di garantire a tutte le Amministrazioni gli strumenti per rispondere a casi complessi come quello che riguarda il riconoscimento di atti esteri", conclude Scalfarotto.